Pollica è, come dice il toponimo stesso, una piccola polis, una cittadina in sé conclusa.
Qui tra il VII e l’VIII sec. d.C. giunsero i monaci basiliani e vi fondarono il proprio cenobio: una comunità in fuga dall’Oriente bizantino, trova la propria dimensione tra le balze e i sentieri di questa fetta di sud. Le notizie più antiche sulla presenza di un insediamento risalgono al XII secolo. Fu in seguito feudo dei principi Capano, quindi dal 1795 dei De Liguori, fino all’avvento della dominazione borbonica.
Un insieme di sane regole del vivere comune ispira la gestione del territorio, attenta a rivitalizzare il tessuto insediativo di terrazzamenti greco-bizantini e di case in pietra locale, tra nodosi alberi di fico e ulivi secolari, del mare blu da sempre volano di contatti e contaminazioni, oggettivati nelle abitudini alimentari che hanno eletto il Cilento e Pollica Patria della Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’Umanità dal 2011
Il Castello dei Principi Capano nel 1290 è stato ereditato da Guido d’Alment, giunto in Italia al seguito di Carlo I d’Angiò, e ancora oggi svetta sui tetti e sui comignoli del piccolo centro di Pollica, conferendogli un tratto inconfondibile. Secondo la tradizione ha ospitato più volte S. Alfonso Maria De’ Liguori, cui è dedicata una stanza, ma l’architettura odierna è frutto del restauro commissionato nel 1610 da Vincenzo Capano. Vi si accede dal corridoio voltato che si apre su un ampio cortile, circondato dagli ambienti di servizio: l’ugliaro, il frantoio, i posti di guardia e le stalle. Il primo piano si snoda tra ampi saloni che culminano in un suggestivo loggiato, riparato da archi a tutto sesto aperti sul golfo di Salerno. La possente torre a pianta quadrata che domina il panorama, si erge su tre piani, ciascuno con una monofora e la caratteristica colombaia finale.
Nel 1997 il Castello è stato acquistato dal Comune che lo ha restaurato e destinato a fini culturali, con l’ubicazione del Centro Studi della Dieta Mediterranea, dedicato ad Angelo Vassallo, al cui costante lavoro si deve nel 2011 il riconoscimento dell’UNESCO di Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità della Dieta Mediterranea e della comunità cilentana quale emblematica di queste bene.
La funzione del Centro Studi è di elaborare politiche per la divulgazione e diffusione della Dieta Mediterranea intesa come stile di vita, oltre che alimentare, in quanto patrimonio comune di lunga tradizione. Nel 2013 è stato istituito l’Osservatorio sulla Dieta Mediterranea che fungerà da punto d’incontro delle comunità emblematiche individuate dall’UNESCO: oltre alla cilentana, Soria in Spagna, Koroni in Grecia e Chefchaouen in Marocco.
Visita su prenotazione: cell.
Di notevole pregio è anche il Convento Francescano di S. Maria delle Grazie, edificato nel 1611, la sua fondazione fu promossa dal Principe Vincenzo Capano su iniziativa di tutti i cittadini di Pollica, che fecero fronte a tutte le spese di costruzione. Elemento fondante della identità culturale della comunità locale, dal 1931 il convento ha visto gradualmente le proprie stanze svuotarsi di religiosi. Oggi l’attuale presidente reggente, ultimo frate rimasto è impegnato in un’operazione di ripopolamento del convento, perché ritorni a ricoprire quella testimonianza religiosa e sociale di inestimabile valore che ha sempre avuto il vanto di essere. Il Comune di Pollica interpretando il volere di tutta la cittadinanza tutta, dal canto suo, si è impegnato a promuovere un valido piano di riqualificazione del sito su cui sorge la struttura.
Due delle tele dei quattro altari della chiesa del Convento sono state attribuite al Malinconico, seguace di Luca Giordano, mentre il soffitto ligneo a cassettoni, opera di Giuseppe Marrocco da Celso, ospita al centro una tela di Matteo Cilento raffigurante l’Assunta. Degni di nota anche il coro ligneo, l’organo e un grande stipo del XVIII sec.; la sagrestia con soffitto ligneo e un lavabo a conchiglia in pietra scolpita. Inoltre il convento è anche “Oasi Francescana”, inaugurata il 12 luglio 1959. La celebrazione più importante che riguarda l’intero Convento francescano è la festa in onore della Madonna delle Grazie che si tiene ogni anno il 2 luglio.
Visita su prenotazione: cell.
La Chiesa di San Pietro è la più antica di Pollica. Costruita nel 1524 fu un tempo oratorio pubblico di patronato della famiglia Pepe. Nella chiesetta, attualmente sconsacrata, si possono ammirare lo stemma della famiglia sul portone di ingresso ed all’interno, nella navata centrale, un bell’altare in marmi policromi ed un’acquasantiera in pietra.