Pollica. Il Buon Vivere

pollica004 (1339x2000)Pollica è, come dice il toponimo stesso, una piccola polis, alla maniera greca, una cittadina in sé conclusa, benché la sua popolazione conti soltanto 2.393 residenti.

Ubicata a sud della provincia di Salerno, nel cuore del Cilento, il suo territorio si estende per quasi 28 kmq di superficie e comprende i borghi di Pioppi e di Acciaroli, lambiti dal mare, e quelli di Galdo, Cannicchio, Celso e lo stesso capoluogo, che si specchiano nelle acque del Tirreno immersi nel verde delle pendici del colle Serra di Molini a Vento (557 m s.l.m.). Ed il mare che lambisce le coste del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, qui come altrove in Italia, è stato elemento determinante nella formazione del tessuto insediativo, del paesaggio, della cultura locale.

Durante l’alto medioevo approdarono lungo queste coste i monaci basiliani che scelsero il territorio di Pollica per ubicarvi il proprio cenobio: una comunità in fuga dall’Oriente bizantino, trova la propria dimensione tra le balze e i sentieri di questo spicchio di sud. La serenità, fin dalla fondazione, si è oggettivata in un insieme di regole del vivere comune, che ancora oggi ispira la gestione del territorio, un vero e proprio mosaico di terrazzamenti greco-bizantini, di case in pietra calcarea e di muretti a secco disegnati tra nodosi alberi di fico, di torri spagnole a presidiare squarci di orizzonte: un equilibrio armonico tra il saper fare dell’uomo e la bellezza lenta della natura, ben riassunto nelle abitudini alimentari.

La comunità di Pollica, come quella di tutto il comparto territoriale del Parco del Cilento e del Vallo di Diano, rientra tra le quattro emblematiche della Dieta Mediterranea, nel 2010 riconosciuta patrimonio immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. In questa scrigno di meraviglie, la natura è a sua agio in casa propria: fichi d’india ed uliveti, tratti di duna ancora ben conservati e pancratii marini, pendii a viticoltura e rocce costellate di ginestre, sono il coronamento allo sguardo dell’uomo che si approccia dal mare, elemento onnipresente, ancora, nella vita della comunità locale, come se mai nessuna mano fosse intervenuta se non quella del buonsenso e del buon vivere.

+ cartografia www.isprambiente.it.