DietaMediterranea 4.0

Il 16 Novembre 2010 l’UNESCO ha iscritto la Dieta mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, su proposta di Italia, Spagna, Grecia e Marocco, definendola “un insieme di competenze, conoscenze, riti, simboli e tradizioni, che vanno dal paesaggio alla tavola”.

Tra l’11 e il 13 ottobre il Comune di Pollica, in collaborazione con il progetto PIDMed della Camera di Commercio di Salerno e dell’Università Federico II di Napoli, promuove un momento di riflessione/azione per lanciare il concetto di Dieta mediterranea verso il futuro e costruire un laboratorio permanente su quella che può essere una visione autoctona di innovazione. 

Il concetto di innovazione negli ultimi anni va sempre più repentinamente riferendosi a nuove idee che trovino soluzioni a sfide sociali, culturali, economiche e ambientali a beneficio delle persone e del pianeta. A ciò si aggiunge un altro ingrediente fondamentale: il protagonismo civico che partecipa attivamente negli interventi d’innovazione. 

Ma è sempre alto il rischio di riferirsi a modelli lontani per guardare al progresso delle nostre zone. Così com’è stato per il momento delle StartUp che cercava di calare un modello della Silicon Valley sul nostro tessuto economico, così oggi che si parla tanto di tecnologie 4.0 pare che si stia cercando di imporre un modello di innovazione che poco ha a che fare con i giacimenti di bellezza delle nostre comunità.

Noi crediamo non solo che sia il tempo di “addomesticare” le tecnologie ai nostri scopi, ma anche che la Dieta mediterranea possa contribuire a indicare una via per generare nuove soluzioni per la complessità del nostro tempo.

Dieta Mediterranea 4.0 sarà composto da una 3 giorni intensa fatta di:

• un workshop per le imprese del territorio che con il loro lavoro sostengono il progetto della Dieta mediterranea per elaborare progetti concreti d’innovazione che potranno beneficiare dei voucher sulla digitalizzazione 4.0 predisposti dalla CCIAA di Salerno;

• un workshop con i giovani del territorio e 10 giovani da tutto il mondo sul (post)digital storytelling dei giacimenti di autenticità della Dieta mediterranea;

 

 

• una festa con musica live vecchia e nuova miscelata insieme e un DJSet che vede per la prima volta insieme artisti del calibro del jazzista Fabrizio Bosso, del cantore popolare Marcello Colasurdo, di Marco Messina e Sacha Ricci dei 99Posse e del sound selector Gamino dei Jambassa.

Perchè Dieta Mediterranea 4.0?

Territorio, salute, convivialità, conoscenza, ambiente sono i pilastri fondamentale dell’essere umano. E intanto quando si parla di futuro, di innovazione, si parla tanto di robotica, intelligenza artificale, big data e di tutte le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 come se le tecnologie fossero la panacea che porterà il Paese nel magico mondo dello progresso. Sono tanti gli incentivi che il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato alle imprese. Ma a noi continua a sembrare che certi modelli di innovazione pensati oltr’alpe abbiano poco a che fare con la reale situazione italiana, con la sua storia, con i suoi paesaggi, con la sua moltitudine di biodiversità che rappresentano il capitale più grande su cui investire.

Noi pensiamo che così com’è sempre stato è giunto il momento di “addomesticare” le tecnologie e di piegarle ai nostri scopi. Non ci interessano le innovazioni dall’effetto “WOW”, utili solo a riempire le pagine di giornali e le casse delle multinazionali che le producono, è il momento di capire se i nuovi vantaggi competitivi dati dalle tecnologie 4.0 possano essere utilizzati anche dal quello che è il motore della bellezza che fa grande il nostro Paese.

Noi crediamo non solo che sia il tempo di “addomesticare” le tecnologie ai nostri scopi, ma anche che la Dieta mediterranea possa contribuire a indicare una via per generare nuove soluzioni per la complessità del nostro tempo. Per questo abbiamo lanciato una sfida al mondo degli innovatori ed alle istituzioni che si occupano di innovazione tecnologica: quella di venire qui 3 giorni per cominciare un percorso insieme, che superi la polarizzazione tra passatisti e fanatici della tecnologia per capire se insieme siamo in grado di facilitare l’accesso alle tecnologie digitali 4.0 a costi contenuti, in modo che tutti gli operatori della bellezza, veri grandi innovatori, possano pensare un futuro sostenibile, lavorando sempre più sulla qualità per l’agricoltura, il cibo e l’accoglienza.

 Innovazione tecnologica non può essere solo una bella parola sia essa “industria 4.0” o “trasformazione digitale” ma deve diventare pratica e conoscenza che ci aiuti a scegliere cosa è davvero utile per i nostri territori, cosa è davvero utile alle nostre comunità, cosa è davvero utile per la nostra felicità. E non solo per quella di chi produce e vende tecnologie. 

Con Dieta mediterranea 4.0 intendeniamo vestire di nuovo il concetto di Dieta mediterranea come patrimonio dell’UNESCO allargandolo anche ad uno stile di innovazione, aprendo uno spazio laboratoriale per candidare il Cilento alla guida di un modello di innovazione autoctono che parta dalla consapevolezza che la prosperità può essere raggiunta solo in maniera collettiva, tenendo insieme impatti positivi sulle economia e felicità delle comunità, scegliendo conoscenza, convivialità e festa come dispositivi per rispondere alla complessità del presente.

La Dieta Mediterranea non è una celebrazione di stili di vita passati, ma è l’unica chance per poterci riprendere in mano il futuro.

Stefano Pisani
Sindaco di Pollica

I workshop

Ha senso ancora parlare di dualismo digitale/virtuale? Siamo ormai un una “società aumentata” dove la dimensione dell’infosfera (il guscio che avvolge il mondo con tutta la mole di dati prodotti quotidianamente da uomini, cose, anmale, piante, oggetti..) da una ruolo strategico nuovo alle tecniche di racconto di storie (lo “storytelling”). Nell’universo nel quale siamo immersi, dominato da narrazioni complesse, queste tecniche diventano potenti mezzi utili per dare nuova luce agli elementi che sono tipici della cultura e della storia dei luoghi della dieta mediterranea: parliamo di riti, conoscenze, sapienza, simboli e tradizioni, che vanno dal paesaggio alla tavola.

Il Comune di Pollica e RuralHack organizzano un workshop che ha lo scopo di“addomesticare” gli strumenti del digitale proprio attraverso gli strumenti che utilizziamo quotidianamente come microfono e videocamera dello smartphone, le piattaforme web e i social media. Per farlo ha chiesto aiuto ad alcuni dei massimi esperti e dei giovani locali e non solo.

Usate con consapevolezza le tecnologie sono in grado di fornire, attraverso strumenti, linguaggi e metodi, una nuova e inaspettata centralità a quei luoghi che fino ad oggi sono stati ai confini dell’Impero. Per questa ragione, il workshop si propone di dare una spinta a quanti intendono diventare professionisti del transmedia storytelling delle comunità, dei loro simboli e valori, della Dieta Mediterranea.

Partendo dalla consapevolezza che Tempo, Spazio e Silenzio saranno le frontiere del prossimo lusso, le dinamiche sociali, politiche, economiche, culturali possono essere ripensati proprio partendo da questo punto di vista privilegiato.

Obiettivi

Riallacciare un rapporto tra le nuove generazioni dei centri rurali e le tradizioni delle loro terre utilizzando linguaggi a loro più vicini come il video, la musica e il suono in modo da cortocircuitare il processo, apparentemente inesorabile, di allontanamento dalle proprie radici recuperando la tradizione orale e l’ attaccamento alla propria terra.

Dotare i partecipanti delle basi teoriche e tecniche nel campo della produzione digitale audiovisiva.

l workshop si propone di elaborare un filmato della durata di circa 10 minuti che esplorando la ricchezza e la bellezza della Dieta mediterranea ne narra i suoi risvolti culturali e antropologici.

I partecipanti saranno invitati a stabilire una connessione con i loro nonni, con gli anziani del paese, con la loro identità ed i paesaggi in cui vivono, per provare ad elaborare assieme una narrazione non scontata sul concetto di Dieta mediterranea e di tradizioni locali, creando un ponte ideale attraverso generazioni che in una società sempre più veloce e fluida tendono ad allontanarsi o in alcuni casi a collidere.

Docenti

Marco Messina è un musicista, produttore e sound designer di grande abilità con gli strumenti musicali elettronici. Negli anni ’90 partecipa alla nascita dei 99 Posse, gruppo col quale ancora oggi calca i palchi italiani ed europei. La sua passione per la ricerca sonora, lo porta ad avviare una lunga serie di collaborazioni artistiche, a fondare un’etichetta di musica elettronica, a realizzare colonne sonore per il teatro e il cinema e a occuparsi del sound design di video installazioni. Nel 2007 compone, con Mirko Signorile, la colonna sonora de “Il passaggio della Linea”, primo lungometraggio di Pietro Marcello, regista col quale ha avviato una proficua collaborazione. Ha partecipato a film e spettacoli presentati in festival e in musei prestigiosi come il Moma di New York, il Vivid Festival di Sydney, il Festival del Cinema di Venezia, il Torino Film festival, la Berlinale e il Goteborg Film Festival. È docente di Sound Design e Progettazione spazi sonori all’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Loredana Antonelli è artista multimediale, regista video e performer dal percorso spurio e articolato. Studiosa di teatro contemporaneo, si diploma in mimo corporeo metodo Decroux, studia arti della scena e lavora per alcuni anni come attrice e performer. A seguire avvia un percorso di ricerca personale sull’immagine in movimento, nuove tecnologie e sistemi di elaborazione in tempo reale che prende forma in live visual, video musicali, video d’arte, brevi documentari, installazioni, performance, vjing e riflessioni a partire dal 2009 e ancora in corso. Da queste premesse nascono gli esperimenti di stimolazione uditiva e visiva in collaborazione con numerosi progetti musicali in cui video e\o live visual sono realizzati seguendo principi sinestetici. Sue opere sono state esposte alla Biennale di Venezia 56 – sezione Musica; Expò di Shanghai; CAM – Museo d’arte Contemporanea di Casoria; Palazzo Reale di Napoli; Flussi festival, Museo di Tianjin – Cina; Doma – Complesso monumentale San Domenico Maggiore di Napoli.

Alex Giordano, pioniere della cultura digitale e antropologo dell’innovazione è considerato tra i principali esperti di social innovation, sharing economy e di innovazione sociale e tecnologica applicata a food e agricoltura. È stato il fondatore di Ninjamarketing.it e digital strategist consultant per diverse aziende italiane. Membro dello IADAS (Accademia Internazionale di Arti e Scienze Digitali) di New York. Docente di Comunicazione, Marketing e Pubblicità presso il dipartimento di Scienze Sociali l’Università Federico II di Napoli, è esperto di service design e design thinking applicato all’attivazione delle comunità. È il fondatore e co-direttore del programma di ricerca sul Societing4.0 con Adam Ardvisson con il quale organizza da diversi anni una summer school sui temi del cambiamento sociale, della social innovation, del platform cooperativism e della sharing economy e che oggi si occupa della relazione tra tecnologie abilitanti 4.0 (robotica, bigdata, intelligenz artificale…) e sviluppo locale. Dopo aver fondato e diretto il programma di ricerca RuralHub finanziato dal MISE/MIUR ora conduce il programma di ricerca Rural Hack che lavora sull’open hardware ed approcci DIY per l’agricoltura di precisione e su approcci innovativi alle strategie di sviluppo territoriale destinate ai territori rurali, alle aree interne e alle comunità locali.

Tutor

Design Thinker e FilmMaker della community Like a Coffee e di Jepis Bottega. Ideatore e animatore del blog Storie di Bottega sulla piattaforma #Nòva del Il Sole 24 ORE. Animatore delle comunità rurali del Cilento interiore da anni ha localizzato la sua bottega nel suo paese natale Caselle in Pittari. È tra gli animatori della pro-loco e del progetto di rete #CampDIGrano aggregatosi intorno al Palio del Grano.

Architetto, progettista culturale e sociale, designer civico. Si occupa di ricerca/azione in processi di rigenerazione urbana e territoriale dal basso, focalizzandosi sulle pratiche di innovazione sociale e sulle tattiche di attivazione delle comunità locali. Attualmente segue progetti di ricerca/azione sulle aree interne e in territori rurali. È fondatore della piattaforma ReCollocal, responsabile locale del progetto JAZZI, membro della rete internazionale Civicwise, co-curatore del progetto Transluoghi.

Esperta in marketing territoriale e culturale, da oltre un decennio impegnata sul territorio del Cilento nell’organizzazione e nella cura di numerosi eventi e nell’attivazione di percorsi imprenditoriali di rete. E’ la responsabile del consorzio Brodo e cura la comunicazione esterna della catena Da Zero.

Strumentazione necessaria

Durante il corso si lavorerà con Premiere CC 2017 e se necessario Adobe Photoshop e After Effect per la parte video e con Logic Pro X o Ableton Live per la parte audio. Non è necessario avere conoscenza dei programmi elencati ma è consigliato avere almeno un’infarinatura generale d’informatica e programmi di editing, grafica e vfx.

Basta avere uno smartphone.

Chi fosse in possesso di telecamere, microfoni e registratori professionali può portarli e metterli a disposizione della comunità.

Programma

11 – 12 ottobre – ore 10.00 / 18:00

• elementi di comunicazione digitale e transmedia storytelling
• performing storytelling
• ontologia dell’hashtag #
• elementi e strumenti base di etnografia digitale
• preparare il workflow e dividersi in due gruppi di lavoro, uno per il video, l’ altro per l’ audio analisi e visione dei materiali portati dai partecipanti
• programmazione e realizzazione di contenuti audio/video (interviste a personaggi chiave, riprese dei paesaggi, delle attività agricole e delle lavorazioni di prodotti tipici locali)
• montaggio del filmato in collaborazione tra le due sezioni di lavoro, quella video e quella audio

13 ottobre – ore 10.00

Castello Capano – Pollica

• fine tuning
• esportazione del filmato

ore 18.00
Piazzetta di Acciaroli
incontro e presentazione dei lavori con:
Cristiano Campitelli – Rural DImension
Michele Sica – Monte Frumentario
Carmine Minichinielo – Jambassa
Antonella Mignacca – Slow Food Giovani
Simona Ridolfi – Via Silente
Michele Lettieri – Le Notti dell’Aspide

Apre e coordina i lavori:
Valerio Calabrese – direttore Museo Vivente della Dieta Mediterranea

ore 20.00
Presentazione dei lavori

ore 20.30
Concerto della Piccola Orchestra Provvisoria della Dieta Mediterranea (Jazz+Electro+Folk) 

con:
Marco Messina
Sacha Ricci (99Posse)
Loredana Antonelli (videoproiezioni)

Featuring:
Fabrizio Bosso (tromba)
e La Paranza di Marcello Colasurdo

a seguire
Gamino Djset

Dove

Castello dei Principi Capano
Via Matteo Mazziotti
84068 Pollica SA

Iscriviti al Workshop

All’interno del Piano Nazionale Impresa 4.0 la Camera di commercio di Salerno ha approvato il progetto “Punto Impresa Digitale” (PID), al fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese (da ora in avanti MPMI), di tutti i settori economici attraverso un protocollo di intesa con l’Università Federico II di Napoli volto a prototipare un Punto d’Impresa Digitale coerente con le necessità dell’ecosistema socio-economico meridionale: PIDMed.

Tra gli obiettivi del PIDMed:

• la diffusione della “cultura digitale” tra le MPMI della circoscrizione territoriale camerale;
• l’innalzamento della consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici;
• il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione in ottica Impresa 4.0 implementate dalle aziende del territorio in parallelo con i servizi offerti dai costituendi PID.

Nello specifico, con l’iniziativa “Bando voucher digitali 4.0 Anno 2018” stanno per partire due misure che rispondono ad altrettanti obiettivi specifici tra loro complementari:

• sviluppare la capacità di collaborazione tra MPMI e tra esse e soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie 4.0, attraverso la realizzazione di progetti in grado di mettere in luce i vantaggi ottenibili attraverso il nuovo paradigma tecnologico e produttivo;
• promuovere l’utilizzo, da parte delle MPMI della circoscrizione territoriale camerale, di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Nazionale Impresa 4.0;
• per entrambe le misure lo scopo a lungo termine è anche quello di stimolare la domanda da parte delle imprese del territorio della Camera di commercio di servizi per il trasferimento di soluzioni tecnologiche e/o realizzare innovazioni tecnologiche e/o implementare modelli di business derivanti dall’applicazione di tecnologie 4.0.

Questo workshop, concepito insieme con il Comune di Pollica, ha l’obiettivo di fornire alle imprese del territorio impegnate nella valorizzazione dello stile di vita della Dieta Mediterranea tutti gli strumenti necessari per individuare progetti di innovazione tecnologica utile a migliorare parti del loro processo (produzione, comunicazione, distribuzione, logistica, smaltimento…) e la consulenza necessaria per poter accedere al bando voucher digitali impresa 4.0

Destinatari

Sono invitate a partecipare tutte le imprese del territorio che, coerentemente con i valori della Dieta mediterranea, sono impegnate nei seguenti settori:

Produco Mediterraneo
Produzioni agricole, pesca e trasformazione di prodotti agroalimentari

Cucino Mediterraneo
Attività di ristorazione, somministrazione e distribuzione del cibo della Dieta mediterranea

Ospito Mediterraneo
Attività ricettive, alberghi, B&B, case vacanza etc.

Vivo Mediterraneo
Attività connesse allo sviluppo della DM, attività culturali, sportive, ricreative (Musei, aree naturlastiche, escursioni, agenzie turistiche)

Programma

13 ottobre

ore 10.00 – Castello Capano – Pollica

Workshop – Imprese Verso un Punto Impresa Digitale Mediterraneo

Relatori:

Stefano Pisani, sindaco di Pollica

Andrea Prete, presidente della CCIAA di Salerno e Vicepresidente Unioncamere Nazionale

Tommaso Pellegrino, presidente Parco nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano

Alex Giordano, direttore Scientifico PIDMed – Università Federico II di Napoli

Raffaele Esposito, presidente provinciale di Confesercenti

Enzo Tropiano, direttore Coldiretti Salerno

Il workshop partirà alle ore 10:00 di Sabato 13 ottobre con veloci cenni di saluto da parte delle istituzioni e poi avrà un taglio molto operativo con la guida della task force del progetto PIDmed formato da digital promoter e facilitatori del team dell’Università Federico II di Napoli che, partendo dai bisogni delle imprese, guideranno verso possibili soluzioni innovative che rappresenteranno la base per progetti condivisi da presentare al bando per ottenere il finanziamento.

La partecipazione è gratuita per un massimo di 40 imprese che si iscriveranno 

Il workshop è solo un primo passo da intraprendere insieme: saranno previste per le imprese partecipanti consulenze e incontri specifici per portare a realizzazione i progetti emersi e per lo sviluppo di una reale rete territoriale. 

Dove

Castello dei Principi Capano
Via Matteo Mazziotti
84068 Pollica SA

Iscriviti al workshop

La festa

“Il Mediterraneo presenta uno scenario ricco sul piano storico e culturale, che ha visto il passaggio, il conflitto e la combinazione di popoli, lingue e civiltà differenti. Si può definire una storia caratterizzata da tradizioni e innovazioni, chiusure e aperture, dove ai fanatismi si alternavano tolleranze, e ancor più le dichiarazioni di principio venivano contrapposte agli intrighi con il nemico.

Lungo i confini storici delle sponde del Mediterraneo si poteva già parlare di rete e unità tra le città e i borghi situati nello spazio mediterraneo, che rappresenta anche ciò che lo ha animato e lo fa vivere tutt’ora. L’elemento unificante va ricercato nella “proiezione spaziale dei rapporti sociali” e per questo possiamo definire il Mediterraneo come una sorta di “internet ante litteram”. Non ha caso, forse, è la patria della musica. E guardare a quello che è successo nel bacino del Mediterraneo ci può indicare anticorpi importanti per uscire dal fallimento del presente.

Il Mediterraneo è stato allo stesso tempo identità e indebolimento di essa, e il mare ha da sempre aperto la mente all’idea di partenza che a sua volta permette un ritorno sempre realizzabile, con svariate possibilità di movimento.

È un contesto interessante che ci suggerisce, in cui è inevitabile instaurare un rapporto con l’altro, che si tratti di contatto e incontro o di conflitto, nella prospettiva di ridefinizione e reinterpretazione della propria identità e cultura, mantenendo i segni essenziali per essere più aperto e pronto al dialogo con l’altro. In questo modo non ci si chiude alle realtà circostanti, ma ci si lascia liberi solo di imparare da esse. È il caso questa di tutta la musica nata nel Mediterraneo che ha anticipato quell’incontro tra cultura africana ed europea che in America ha dato origine al jazz e che oggi non deve guardare indietro a una oleografia fatta solo di pizzica e tarantelle ma deve continuare a incontrare, accogliere, metabolizzare tutti i generi del mondo restituendo sonorità sempre identificative che possono, anzi devono, comprendere anche  un sound urbano ma, a differenza di quanto accade a New York, Berlino, Londra, restituire un sound sempre e inesorabilmente meridionale.

Questo incontro che avviene nella patria della Dieta mediterranea, scoperta nel Cilento proprio dal viaggio dello statunitense Ancel Keys, tra Fabrizio Bosso, uno dei maggiori nomi del panorama jazz internazionale, con uno dei massimo cantori della civiltà contadina che è Marcello Colasurdo, sulle vibrazioni electrovisuali di Marco Messina e Sacha Ricci che rappresentano un pezzo di storia della musica napoletana/globale con i visual di Loredana Antonelli, viene a ricordarci che ogni tradizione rimane e non può non rimanere se stessa, ma, se viene spinta a compiere un viaggio, può ritornare a casa con molti insegnamenti e rileggere la propria storia in modo nuovo, valorizzare qualcosa che essa ha conosciuto e ha lasciato cadere. 

È questo il senso dei workshop e di tutta l’esperienza Dieta Mediterranea 4.0 che intende scegliere   conoscenza, convivialità e festa come dispositivi per rispondere alla complessità del presente.

Il Cilento è la terra del Mito dove era forte il valore dell’accettazione tragica dei conflitti, che non necessariamente devono prevedere un vincitore e un vinto ma che prevedono una possibilità di convivenza.

Un valore alto che oggi, più che mai, in tempi di complessità radicale, va recuperato perchè (per dirla con le parole del sociologo Franco Cassano) “la ragione del futuro o sarà plurale o non sarà”. 

Nota del curatore Alex Giordano

Dove

Piazza V. Emanuele – Acciaroli
84068 Pollica SA

Ingresso libero