U’ focaro

La notte della Vigilia di Natale si usa accendere “u’ focaro” dopo la messa di mezzanotte.
Dai giorni precedenti grossi ceppi vengono accatastati in slarghi vicini alle chiese, dove poi saranno accesi.

Domenica delle Palme

Gli adulti presentano alla tradizionale benedizione ramoscelli d’ulivo intagliati e colorati in argento e oro. I bambini hanno, invece, una palma realizzata con fili di ferro e carta velina colorata, ornata con cioccolatini, caramelle e confetti, leccornie da consumare al rientro a casa.

Carnevale cilentano

Festa arcaica, diversa dalle moderne sfilate di carri allegorici, è un carnevale “povero”.
Ci si maschera in segretezza con vestiti improvvisati e, durante la festa in piazza, ci si abbandona a giochi e scherzi, consentiti solo dalla non riconoscibilità.

Confraternite

Si tratta di associazioni laiche di cittadini che praticano il culto pubblicamente, allo scopo di incrementare il numero dei fedeli. Nel territorio comunale di Pollica ve ne sono ben cinque: oltre a quella del capoluogo stesso, che è la più antica e risale al 1747, la Confraternita di Acciaroli, di Cannicchio, di Celso, di Galdo.

Il Venerdì Santo i confratelli visitano i Sepolcri del Cilento storico, innalzando antichi canti, come i “Pianti della Madonna”. Essi indossano un camice stretto in vita con un cordone, un cappuccio, una mantella e un bastone, riprendendo gli antichi riti penitenziali dei pellegrini medievali. La mantella o “mozzetto” e il cordone hanno colori diversi, identificativi della confraternita di appartenenza.

 

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